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Legge di Bilancio: importanti incarichi per gli AttuariFeed RSS

News - 08/01/2018

Cari colleghi/e,

facendo seguito a precedenti comunicazioni e comunicati stampa in cui l'Ordine degli Attuari ha preso posizione sul tema pensioni ed in particolare sulla questione dell'adeguanento dei requisiti pensionistici all'aspettativa di vita, sono lieto di comunicarVi che la recente Legge di Bilancio al comma 155, nell'istituire la "Commissione tecnica incaricata di studiare la gravosità delle occupazioni, anche in relazione all'età anagrafica e alle condizioni soggettive dei lavoratori e delle lavoratrici, anche derivanti dall'esposizione ambientale o diretta ad agenti patogeni" ha previsto la partecipazione anche di rappresentanti del "Consiglio superiore degli Attuari". Esprimo quindi soddisfazione perchè le nostre istanze sono state ascoltate; in merito si ringraziano i colleghi dell'INPS che hanno seguito da vicino la vicenda, il supporto fornito dalla Commissione Pensioni e la consolidata e forte interlocuzione che ai più alti vertici apicali è stata perseguita dal Consiglio Nazionale, in particolare con il mondo politico e sindacale.

Sto già provvedendo inoltre a segnalare, in particolare al Ministro del Lavoro, che il Consiglio Superiore degli Attuari formalmente non esiste; il legislatore non poteva pertanto che riferirsi al Consiglio Nazionale degli Attuari, organismo apicale della professione ai sensi della normativa vigente degli ordini professionali. Ci auguriamo pertanto che nel decreto istitutivo/applicativo venga apportata la suddetta correzione.

Rileviamo inoltre con favore che nello stesso comma 155 e anche nel commma 158 ("Commissione tecnica di studio sulla classificazione e comparazione, a livello europeo ed internazinale, della spese pubblica nazionale per finalità previdenziali e assistenziali") tra i partecipanti designati dalle organizzazioni maggiormente rappresentative sul piano nazionale dei datori di lavoro e dei lavoratori, siano stati indicati anche esperti in materie attuariali, quanto mai attinenti. Però nel comma 158 non si comprende, a maggior ragione e anche in analogia, l'assenza tra i partecipanti del Consiglio Nazionale degli Attuari che ci auguriamo possa essere recuperato in sede di decreto istitutivo/applicativo (anche in tal caso sto sollecitando il Ministero del Lavoro)

Si tratta di un risultato molto importante sul piano della visibilità di sostanza della nostra professione costruito giorno dopo giorno in un processo evolutivo di consolidamento di relazioni con il mondo esterno sempre più intenso che evidenzia come gli Attuari e le loro capacità sono ormai note non solo agli addetti ai lavori ma a livello politico, istituzionale, opinione pubblica, ecc... che è e rimane uno degli obiettivi del più generale progetto di sviluppo della professione partito 6 anni fa che sta dando via via i suoi frutti.

Un caro saluto
Giampaolo Crenca
Presidente Consiglio Nazionale Attuari