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Comunicati stampa - 13/11/2012

Si è tenuto a Roma, presso la Sala Auditorium della Consap, in collaborazione con Mefop, il seminario dal titolo "La rendita nella previdenza complementare".

L'apertura del Seminario è stata affidata a Mauro Maré, Presidente MEFOP e a Giampaolo Crenca, Presidente del Consiglio Nazionale degli Attuari.

Per Mefop sono intervenuti il Dott. Paolo Pellegrini e il Dott. Luca Di Gialleonardo che hanno illustrato con estrema completezza il quadro normativo di riferimento con particolare riferimento alle prestazioni pensionistiche complementari, nonché agli aspetti riguardanti le rendite unisex. E' stato anche presentato lo scenario relativo all'offerta molto variegata delle rendite nel mercato dei fondi pensione italiani comparando alcuni aspetti tecnici relativi a: tavole demografiche, rendimento minimo e tasso tecnico, caricamenti, rivalutazione delle prestazioni e rateazioni.

Per l'Ordine degli Attuari sono intervenuti Annamaria Olivieri, Alberto Lonza e Tiziana Tafaro.

Il primo intervento ha riguardato l'analisi della evoluzione della mortalità, evidenziando i fenomeni di espansione e di rettangolarizzazione della funzione di sopravvivenza, facendo emergere la necessità di impiegare modelli deterministici e stocastici per misurare il rischio di longevità. E' stato quindi trattato il tema delle strategie di risk management: rendite mortality/longevity linked, natural hedging, allocazione di capitale, riassicurazione stop-loss, longevity swap e longevity bond, tutti possibili strumenti che potrebbero in prospettiva essere utilizzati per una corretta gestione di tale rischio.

Nel secondo intervento è stato affrontato il tema della Gender Directive nell'ambito delle Assicurazioni Vita. Dopo una prima analisi degli aspetti normativi e delle linee direttrici comunitarie, è stato evidenziato il problema della mancata tutela della norma in situazioni in cui il genere ha un impatto rilevante e giustificato sul pricing, aspetto che comporterà per l'impresa oneri aggiuntivi finalizzati alla neutralizzazione di tale rischio e alla riconciliazione fra risultati del lavoro diretto e tutte le altre valutazioni interne di rischio (riservazione, risk management, solvibilità e riassicurazione).

Nel terzo intervento è stato trattato il tema dell'impatto della Gender Directive sui Fondi Pensione. Dopo un riepilogo della normativa è stato illustrato quanto indicato dalle linee guida dell'Ordine che contengono alcuni dubbi interpretativi ma anche indicazioni tecniche sia sul piano della tariffazione che della riservazione. Per quanto riguarda la previdenza complementare si è rilevato come la normativa comporti delle differenze fra gli iscritti a seconda del tipo di  fondo di appartenenza. Una interessante comparazione della situazione in alcuni paesi europei, Germania, Olanda, Belgio, ha concluso l'intervento.

Nella tavola rotonda finale, moderata da Mauro Marè e da Giampaolo Crenca, sono intervenuti Luigi Di Falco (ANIA), Domenico Proietti (Assofondipensione), Sergio Corbello  (Assoprevidenza). È emerso il problema relativo all'erogazione delle rendite; sono stati analizzati alcuni effetti della riforma Monti-Fornero con particolare riferimento ai cambiamenti di esigenze e di obiettivi, il problema dei periodi senza reddito prima del pensionamento e la necessità di collegare i fondi pensione con il welfare sanitario per esempio con coperture di tipo LTC.

Le conclusioni del seminario sono state affidate a Leonardo Tais, Direttore Centrale della COVIP, che ha sottolineato l'interessante e completo quadro fornito da tutti i relatori sulla rendita nella previdenza complementare, mettendo in risalto come quest'ultima, nonostante la riforma Fornero, sia ancora assolutamente necessaria e come il problema dell'erogazione delle rendite aggiuntive resti una questione fondamentale per il sistema pensionistico italiano.

Comunicato stampa 24 ottobre 2012